Una vita fatta di mille canzoni, alcune entrate di diritto nel canzoniere popolar nazionale (come E la chiamano estate, La musica è finita, Una ragione di più, Minuetto, Questo nostro grande amore, Semo gente de borgata, Un grande amore e niente più, naturalmente Tutto il resto è noia) e una vicenda personale dalle tinte forti (gli arresti del '70 e dell'83 per stupefacenti: in entrambi i casi seguiti da un proscioglimento).

Anche per questa biografia accidentata Franco non è solo un cantautore (per quanto fuori ordinanza, perché un interprete anomalo, dalla voce irregolare che recita più che cantare i propri pezzi), ma è un personaggio per cui la musica e i testi, decisamente esistenzialisti, si incrociano con la vita, con quell'autoritratto di duro che si è fatto i muscoli sulla strada, ma che ha i segni indelebili della generosità.